Mostra Personale Biblioteca B. Croce Pollone dal 1° al 9 marzo 2014.
Grazie ai dipinti di Marinella, la Biblioteca ha goduto per alcuni giorni di un tripudio di colore, luce e bellezza e ha invitato i visitatori a una riflessione sull'universo femminile che l'artista ha così ben indagato ed esplicitato nelle sue tele. I volti che ci guardano appartengono a ogni latitudine fisica e spirituale e a ogni condizione sociale: donne con sguardi di passione, sfida, dolcezza, paura, sofferenza, specchio dei sentimenti e delle passioni che si agitano nei loro cuori e nelle loro menti. Siamo condotti a esplorare la condizione femminile attraverso un percorso a 360 gradi. Prevalgono nei dipinti i colori caldi che si fondono in modo armonioso grazie ad un uso sapiente del chiaro scuro con cui l'artista scolpisce corpi e volti. Ne è esempio significativo l'opera “Abbraccio”, dove la figura femminile, di grande fascino e perfezione formale, si staglia con plasticità scultorea emergendo dallo sfondo bianco. Molte sono le tele che illustrano storie di solitudine, inquietudine, dolore, amarezza: qui i colori si fanno più vivi, più intensi e i tratti sono più incisivi e forti. Un grazie sentito va a Marinella Albora per aver dato voce e visibilità alle donne meno fortunate, oppresse, violentate, emarginate, sottomesse, prive di diritti, come la bimba indiana dai grandi occhi pieni di dolore e dalla semplice tunica bianca solcata da piccoli rivoli rossi, forse un rimando a sangue versato ingiustamente. Grazie da parte di tutti noi e di tutte le donne che ancora soffrono violenze, soprusi, ingiustizie, piccole o grande.
Maria Ametis
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